Un sensore è un dispositivo in grado di rilevare una grandezza interagendo con essa: l’energia ricevuta dal sensore modifica lo stato della grandezza variando una delle sue proprietà (lunghezza, resistenza elettrica e così via). Il termine sensore è spesso utilizzato in luogo di trasduttore, il quale è invece più precisamente un dispositivo che converte una grandezza in un’altra di natura diversa. Poiché all’interazione con una grandezza è associata in genere anche l’operazione di conversione, si può definire sensore un dispositivo che acquisisce in ingresso una certa grandezza e ne fornisce in uscita una di natura differente, ma legata alla prima da una legge nota.    (Enciclopedia Treccani) [3]

Intro

Arduino è una piattaforma elettronica open-source modulabile nell'hardware e programmabile attraverso un semplice software.

Le schede Arduino (Arduino boards) sono capaci di leggere valori in input provenienti da diverse sorgenti (sensori di ogni tipo, bottoni, potenziometri, messaggi di Twitter, etc.) per trasformarli in valori di output che possono ad esempio attivare un motore, accendere e spegnere uno o più Led, pubblicare qualcosa online oppure essere inviati ad altri software come Max, SuperCollider o Processing per generare o manipolare suoni o immagini.

Con una scheda Arduino collegata ad altre apparecchiature elettriche ed eventualmente a un computer possiamo realizzare installazioni interattive, nuovi strumenti musicali elettronici controllati da sensori, progetti di interaction design, progetti di domotica, etc.

Per compiere questo tipo di operazioni abbiamo bisogno di:

Modelli

In commercio ci sono diversi modelli di Arduino, ognuno ha caratteristiche proprie ed è ottimizzato per esigenze specifiche. A questo link possimo trovarne un elenco esaustivo comprensivo di tutte le descrizioni tecniche. Vediamo le principali tipologie:

Componenti e schemi elettrici

Abbiamo visto come il "cuore" di tutti i progetti sia la scheda di Arduino ma per prototipare i nostri progetti avremo bisogno anche di altri componenti come pile, sensori, cavi e cavetti, led, motori, etc. che potremo facilmente collegare alla scheda di Arduino utilizzando un altro componente: la breadboard. Cominciamo osservando le componenti principali di Arduino UNO:

Scheda Arduino UNO

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Nelle descrizioni dei componenti appena esposte ci sono moltissimi argomenti che affronteremo nel dettaglio passo dopo passo e dunque anche alcuni termini che probabilmente al momento possono risultare oscuri si chiariranno nel corso delle realizzazioni pratiche.

Alimentazione

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che possiamo alimentare Arduino in diversi modi:

Breadboard

Per prototipare un circuito che comprende diversi componenti come uno o più sensori, uno o più attuatori interconnessi con Arduino possiamo utilizzare una breadboard o basetta sperimentale dove è possibile inserire dei piccoli fili elettrici rigidi che connettono tra loro i diversi componenti del circuito.

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Quando avremo finito e testato il nostro circuito dovremo però costruirne uno vero saldando i collegamenti tra i fili elettrici e i diversi componenti con le basette millefiori o con una proto shield dedicata di Arduino.

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Osserviamo ora le caratteristiche di una breadboard.

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Come possiamo osservare sopra e sotto ci sono due file di fori che si sviluppano orizzontalmente contrassegnate con i segni + e - (una di queste è marcata in verde nell'immagine). In queste file tutti i fori sono collegati insieme orizzontalmente e se ad esempio collego uno solo foro (+) con il pin 5V di Arduino in tutti gli altri fori della fila avrò la stessa tensione. Lo stesso vale per la seconda linea orizzontale (-) che se collegata al pin GND chiude il circuito. Questo serve ad esempio per poter alimentare contemporaneamente più sensori e/o attuatori.

All'interno della breadboard invece i collegamenti avvengono nello stesso modo ma verticalmente, ovvero tra 5 fori (quelli marcati in azzurro nell'immagine).

Nel nezzo c'è una linea che divide in due parti isolate la breadboard e se vogliamo passare corrente tra un foro di una parte a quello dell'altra dovremo per forza utilizzare un ponte o un filo elettrico che li connetta.

Schemi elettrici

Fino ad ora tutti i circuiti sono stati illustrati da immagini che riportano visivamente i componenti così come sono nella realtà. Possiamo però descrivere qualsiasi circuito attraverso schemi elettrici che astraggono la realtà e che utilizzano simboli precisi che descrivono le varie parti e i collegamenti di un circuito.

Nello schema seguente è illustrato un circuito di alimentazione di Arduino con una pila da 9V che è rappresentata con il simbolo dell'alimentazione già incontrato all'inizio del capitolo. Altri simboli li incontreremo passo dopo passo nella realizzazione degli esempi pratici.

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Esistono inoltre diverse risorse on line per la simulazione di progetti Arduino, una di questi è Tinkercad.