Catene elettroacustiche

Sintesi in tempo reale

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Possiamo impiegare questo tipo di configurazione essenzialmente in due casi:

Sintesi in tempo differito

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Questa configurazione è tipica della computer music dove i suoni sono generati secondo diverse tecniche si sintesi da un software per poi essere registrati e montati su supporto con un sequencer audio (un tempo il nastro magnetico). Nell'ambito di quella che è definita con il termine di musica d'arte possiamo pensare ai lavori realizzati negli studi della WDR di Colonia da K.Stockhausen e altri (Studie I e Studie II) nell'immediato dopoguerra, oppure ai lavori di J.Chowning (Stria) degli anni '70. Nell'ambito della musica d'uso invece possiamo pensare al sound design di stacchetti o sigle televisive o radiofoniche.

Elaborazione in tempo differito

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Questa configurazione è "sorella" della precedente con la sola differenza che il suono non è creato da zero (sintetizzato), ma derivato dall'elaborazione di suoni pre-registrati. Si pensi ad esempio a tutta la musica concreta francese composta da compositori come P.Schaeffer negli studi della dalla RTF di Parigi nell'immediato dopoguerra oppure ai nostri giorni in ambito pop a quella forma musicale che prende il nome di remix dove un producer modifica un prodotto mediale fissato su supporto attraverso l'aggiunta, la rimozione o il cambiamento di una o più delle sue parti. Non una variazione ma una ri-creazione.

Elaborazione in tempo reale di un suono preregistrato

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L'esempio più efficace per descrivere questa configurazione è il Disc jockey o più comunemente DJ, ovvero un performer che attraverso la tecnica del mixaggio in tempo reale realizza sequenze musicali più o meno elaborate partendo da brani già registrati. Anche alcune teniche utilizzate per rendere dinamici i suoni di installazioni sonore possono basarsi su questo tipo di configurazione dove l'elaborazione del materiale pre-registrato non è fatta da un esecutore ma da dati provenienti dall'ambiente in cui si trova l'installazione.

Elaborazione in tempo reale

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Questa è ormai la configurazione classica di tutta quella musica che passa sotto il nome di musica mista, ovvero che prevede l'impiego contemporaneo di strumenti acustici e di devices elettroacustici. Il suono degli strumenti acustici viene registrato in uno o più buffers (allocazioni di memoria temporanea) che sono continuamente sovrascritti. Le operazioni di elaborazione avvengono sul suono presente in quel momento nel buffer. Per la maggior parte delle tecniche di elaborazione questi buffers devono avere una durata molto breve (nell'ordine di 50 millisecondi massimo), in quanto la loro lunghezza corrisponde alla latenza della catena elettroacustica, ovvero il tempo che il suono impiega dall'ingresso nel microfono all'uscita dagli altoparlanti che, se troppo alta svela l'illusione del "tempo reale" (che reale non è).