Parametri e controlli
Nel corso dei secoli, la rappresentazione musicale si è progressivamente evoluta adottando di volta in volta soluzioni sempre più efficaci e dettagliate allo stesso tempo: dalle lettere greche ai neumi fino alla sistematica affermazione delle linee di riferimento (da una o due colorate) sulle quali porre i simboli grafici delle note, prima di forma rettangolare poi arrotondata. Con l’andar del tempo, la sofisticazione dei sistemi notazionali ha perfezionato la rappresentazione dei parametri primari e via via ha incluso progressivamente anche gli altri: dalle altezze alle durate, dal sistema delle chiavi alla divisione del tempo metronomico fino alla indicazione dell’agogica d’esecuzione.   E.Giordani
Qualsiasi parametro di un algoritmo di sintesi o elaborazione del suono può essere controllato attraverso due tecniche:
Inviando valori dall'Interprete al Server via OSC (Client side) in quattro modi diversi:
- inviando un valore alla volta,
- utilizzando tecniche di sequencing (Routine, Task, Pattern),
- interagendo con GUI (Graphic User Interface) attraverso il mouse e la tastiera del computer,
- interagendo con devices esterni come tastiere e interfacce MIDI o OSC oppure mouse e tastiera del computer,
(Spesso successivamente nel Server dobbiamo trasformare i singoli valori in segnali di controllo attraverso processi di smoothing.
All'interno del Server utilizzando direttamente segnali di controllo che possono essere sia ad audio che a control rate e i quali parametri possono a loro volta essere controllati da altri segnali o da valori inviati dall'Interprete come argomenti della SynthDef che li contiene.
Inoltre in entrambe le tecniche possiamo adottare sia strategie deterministiche che sistemi aleatori.