Intro

Percorrendo questi processi andremo a realizzare due ri-composizioni di brani esistenti appartenenti a epoche diverse della tradizione musicale occidentale. Nell'affrontare questa operazione dovremo seguire una logica linguistico/musicale (legata all'organizzazione nel tempo di altezze, dinamiche e ritmo) e non perseguire un'elaborazione del suono (legata al timbro e alla morfologia degli oggetti sonori).

I due brani da ri-comporre (Studio Op.25 N°12 di F.Chopin e Sonata II (o V) di J.Cage) hanno caratteristiche molto diverse tra loro che ci permetteranno di affrontare numerose problematiche implicite a qualsiasi processo creativo, alle sue metodologie e alle sue procedure.

La prima ri-composizione dovrà essere realizzata secondo una procedura deterministica mentre la seconda una procedura non-deterministica.

Primo processo (nei meandri del linguaggio)

Cominciamo con l'affrontare una tra le infinite metodologie possibili utilizzate dall'uomo per comporre un brano musicale. Sebbene possano essere estrememente diverse tra loro, tutte seguono più o meno coscientemente le quattro fasi implicite in qualsiasi tipo di processo creativo, anche non musicale:

1 - PRE-TESTO

Questa prima fase è quella della ricerca di un'idea nel vissuto quotidiano e personale. Alcuni la chiamano ispirazione. L'idea può venire da un brano musicale ascoltato o studiato (voglio scrivere un brano simile, riprodurlo, negarlo, variarlo, distruggerlo, etc.) o da uno dei parametri della musica (voglio scrivere un brano con questo ritmo piuttosto che con questi accenti, veloce, lento, tonale, atonale, con tanti contrasti dinamici, etc.), da un'occasione sociale (commissione di un festival, musica per un matrimonio, tecno music per un rave party, etc.) o da un luogo preciso (soundscape per un'esposizione d'arte, sonorizzazione di un ambiente, arte pubblica in una città, etc.). L'idea può anche essere extra-musicale come rappresentare attraverso i suoni un qualcosa che non apparitene ai suoni come ad esempio riprodurre il ritmo dato dallo spaccato delle facciate dei palazzi di una via.

image not found

In questo caso potremmo semplicemente adottare empiricamente il ritmo dato dal susseguirsi dei palazzi con le loro finestre, porte e colori trasformandolo in ritmi, altezze e timbri musicali, piuttosto che mappare con precisione i parametri visivi su diversi parametri musicali (o sonori) realizzando quello che tecnicamente si chiama data sonification o auditory display.

Prima di procedere alla fase delle scelte però è necessario analizzare le caratteristiche di ciò che ha colpito la nostra attenzione per poi chiarirsi le idee sia su che tipo di operazione possiamo intraprendere che su come impostare la progettazione del brano. Come dichiarato all'inizio di questo Capitolo, il primo pre-testo da proporre deriva da uno spunto musicale tratto dalla tradizione occidentale: lo Studio Op.25 N°12 di F.Chopin. Vediamo i primi passi da compiere:

2 - IDEA

Dopo aver individuato e analizzato la tematica che ci interessa, arriva il momento delle scelte, ovvero il momento in cui dobbiamo decidere come rendere propria questa tematica, quali direzioni prendere nella creazione del nuovo brano e che tipo di prodotto musicale o sonoro vogliamo realizzare. Nel nostro caso attuale:

3 - PROGETTAZIONE

In base a quanto stabilito nei due passaggi precedenti in questa fase passiamo alla creazione, manipolazione e organizzazione dei materiali musicali e/o sonori necessari alla realizzazione finale del brano, siano essi una partitura, un software per il live electronics, uno o più audio files, il settaggio di parametri hardware, schemi a blocchi, algoritmi di sintesi, etc. Spesso in questa fase viene modificata in parte anche l'idea originaria in un percorso temporale non univoco. Per quanto riguarda questo primo esercizio compositivo:

4 - REALIZZAZIONE

In questa fase si passerà alla realizzazione finale della composizione, sia essa un'esecuzione in concerto, sia essa una produzione su un media di supporto, sia essa la messa in opera di un'insatallazione, etc. con la creazione dei relativi supporti alla specifica finalizzazione (parti per i musicisti, software dedicati solo alle prove, test vari, mixaggio, mastering, etc.). Per la finalizzazione del primo esercizio compositivo:

Soluzioni tecniche (Reaper)

Non usate la Musica per suonare il violino, usate il violino per suonare la Musica   (I.Stern)

Vediamo ora come realizzare tecnicamente l'esercizio con un software per l'editing e il montaggio audio: Reaper.

Secondo processo (variando variazioni)

1 - PRE-TESTO

Poniamo il caso che nelle precedenti dissertazioni sulle procedure non deterministiche vi abbia incuriosito la figura di J.Cage e che dopo una più o meno breve ricerca sul suo lavoro e sul suo pensare la musica la vostra attenzione sia ricaduta su di uno dei lavori degli anni '50 del secolo scorso: Imaginary Landscape No.5

image not found

Compiamo dunque gli stessi passi effettuati per l'esercizio precedente:

In questo brano Cage specifica dunque uno schema formale, dei parametri e un processo per la realizzazione del brano molto precisi, dettagliati e di tipo deterministico (anche se sono stati generati seguendo la tecnica dell'I-Ching già osservata, ovvero seguendo una procedura legata al caso o chance) mentre lascia all'indeterminatezza (la scelta dei dischi e dei tagli può essere considerata un'interpretazione del realizzatore) il contenuto musicale e quindi il messaggio auditivo percepito intendendo il dato musicale come processo e non come linguaggio .

2 - IDEA

Prendiamo come pre-testo (spunto o ispirazione) il brano di Cage. Possiamo in qualche modo considerarlo come variazioni decostruttive di un intero linguaggio musicale (il linguaggio proprio della musica Jazz) e non di un singolo brano. Decidiamo di modificare questa posizione e di voler scrivere un brano che sia una variazione decostruttiva di un altro singolo brano strutturato formalmente in variazioni costruttive. Cerchiamo allora un brano appartenente alla tradizione musicale occidentale che sia fortemente caratterizzato dalla forma del "Tema e variazioni":

Liszt/Paganini: Studio S.161 No.3 "La Campanella"

Questo brano sembra avere tutte le caratteristiche musicali che fanno al caso nostro:

3 - PROGETTAZIONE

4 - REALIZZAZIONE